FAQ
  1. Quante saranno le pale che prevedete di installare per il parco eolico marino Kailia Energia?
    Per l’impianto eolico Kailia Energia, abbiamo indicato sulla documentazione depositata per l’avvio dell’iter autorizzativo (scoping preventivo rispetto alla VIA) un numero di pale eoliche pari a 98: questo è il numero massimo del range (78-98 pale) stimato negli studi preliminari per la capacità installata prevista per il parco eolico marino di 1.176 MW. L’esistenza di un range è dovuta a fattori tecnologici: oggi, infatti, gli aerogeneratori in mare hanno una capacità che varia da 12 a 15 MW l’uno.
    Quando il parco sarà costruito saranno utilizzate per l’impianto le BAT (Best Available Technologies, migliori tecnologie disponibili) al momento della realizzazione che prevedono, per l’inizio della fase di cantierizzazione del parco, la possibilità di utilizzare turbine con una capacità di 15 MW l’una. Questo determinerà un numero inferiore di pale, circa un’ottantina.
    È solo in via cautelativa, perciò, che l’istanza è stata presentata utilizzando il numero più elevato di pale del range, per garantire la migliore valutazione di tutti gli impatti correlati; è utile ricordare che una pala eolica galleggiante in mare aperto sostituisce 5 aerogeneratori a terra in termini di potenza generata: più energia, impatti ambientali minimizzati.
  2. A che distanza dalla costa saranno posizionate le pale? Come è calcolata questa distanza?
    In conformità alle linee guida dell’Unione Europea circa il posizionamento di eolici marini, abbiamo progettato le pale a una distanza dalla costa tra 8,7 km e 21,9 km nel suo punto più lontano.
    Il fronte del parco eolico a 8,7 km prevede un numero inferiore di pale che, dalla costa, si percepiranno nei giorni di cielo terso grandi come un’unghia.
    Per visualizzare come le pale si vedranno dalla costa, abbiamo commissionato uno studio che permette di osservare, da sei diversi punti di osservazione e con la massima precisione, come le turbine eoliche si integreranno con l’ambiente. Lo studio è disponibile qui.
  3. Che spazi saranno necessari nel porto e in banchina per le operazioni di produzione e assemblaggio componenti dell’aerogeneratore e per le operazioni di attracco e trasporto dei componenti nel porto di Brindisi?
    È ancora presto per definirlo ma abbiamo già incontrato le autorità competenti per i primi sopralluoghi e valutazioni.
  4. Kailia Energia potrebbe essere funzionale al percorso di decarbonizzazione della centrale Enel di Cerano che si prevede diventi nei prossimi anni?
    Queste sono scelte che spettano alle istituzioni competenti. Da parte nostra, siamo a disposizione per presentare la nostra proposta progettuale e le potenzialità di integrazione, anche per quanto riguarda la produzione di idrogeno verde.
  5. Avete avviato relazioni con partner locali per progetti di questo genere?
    Abbiamo avviato una serie di incontri con interlocutori locali per presentare il progetto e poterne raccontare da subito le caratteristiche distintive. In primis la creazione di migliaia di posti di lavoro e forza lavoro locali nonché le ricadute positive sul settore terziario e sul turismo.
  6. Che impatto avrà il parco sulla pesca nella zona?
    L’area individuata per il parco è interessata da una fascia abbastanza localizzata tra i 100 e 200 m di profondità con intensità di pesca a livelli abbastanza modesti. Le principali aree target per la pesca sono localizzate oltre i 200 metri e in particolare attorno ai 500 m di profondità. A riguardo, abbiamo già avviato una interlocuzione con le associazioni di riferimento.
    Inoltre, la presenza del parco sarebbe in grado di generare dei vantaggi che includono l’opportunità di sviluppo di pesca alternativa, alla luce di diversi studi che dimostrano la creazione di eco-sistemi sotto le piattaforme eoliche galleggianti, con cui sopperire anche alle limitazioni europee in tema di pesca a strascico.